Il Gioco e gli inganni della Mente

Pubblicato il 25 gennaio 2025 alle ore 16:58

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COSA SONO LE SCORCIATOIE MENTALI

Quando ci troviamo immersi nella nostra quotidianità, nelle nostre abitudini giornaliere, da quello che facciamo appena ci alziamo dal letto la mattina, a tutte le persone che incontreremo nel resto della giornata, a tutti gli eventi a cui prenderemo parte e, ancora, in tutto quello che vedremo, sentiremo, toccheremo, mangeremo, saranno tutte esperienze che inevitabilmente e inesorabilmente lasceranno una traccia all'interno della nostra mente. Stiamo parlando di condizionamenti psicologici che  senza rendercene conto, ci portano a sperimentare le così dette euristiche di pensiero, delle scorciatoie mentali per l'appunto.

Come descritte dagli Autori Daniel Kahneman e Amos Tversky, nel loro celebre libro "Pensieri lenti e veloci", le euristiche sono strategie cognitive rapide e automatiche che il nostro cervello utilizza per prendere decisioni senza dover elaborare tutte le informazioni in modo approfondito. Sebbene queste euristiche siano fondamentali per affrontare la quotidianità, poiché ci permettono di risparmiare tempo ed energie, possono anche portarci a commettere errori sistematici e irrazionali.

In particolare, nel contesto del Gioco d'Azzardo, queste euristiche giocano un ruolo cruciale nell'influenzare il comportamento degli individui.

Una delle euristiche più rilevanti nel Gioco d'Azzardo è quella della rappresentatività, che si manifesta quando le persone giudicano la probabilità di un evento in base a quanto esso sia rappresentativo di un modello noto. Nel contesto del Gioco d'Azzardo, questo si traduce spesso nell'illusione di “sequenze fortunate” o nel credere che determinati numeri o combinazioni siano più probabili di altri, solo perché appaiono in un pattern che sembra più familiare o significativo. Ad esempio, un giocatore che ha vinto più volte di seguito potrebbe erroneamente credere che la sua fortuna sia destinata a continuare, senza considerare che le probabilità di vincita restano costanti, indipendentemente dai risultati precedenti. Questo fenomeno è noto come il bias della convalida del risultato.

Un’altra euristica che emerge frequentemente nel Gioco d'Azzardo è quella dell’ancoraggio; le persone tendono a fare affidamento su un punto di partenza, o “ancora”, per prendere decisioni. Nel contesto del Gioco d'Azzardo, questo potrebbe manifestarsi quando un giocatore fissa un importo iniziale di denaro da scommettere o una somma di denaro che considera accettabile per continuare a giocare. Se inizialmente una persona scommette una cifra elevata, può essere influenzata a mantenere quel livello di puntata anche se le circostanze cambiano, giustificando la scelta come se fosse giusta, pur di non "perdere" l'ancora stabilita.

Un altro esempio di euristica nel gioco d'azzardo è il bias di ottimismo, che spinge i giocatori a sovrastimare le proprie probabilità di successo. Questo fenomeno psicologico fa sì che, nonostante le probabilità oggettive di vincita siano molto basse, i giocatori credano di essere eccezionalmente fortunati o competenti. Questo bias li porta a continuare a giocare, convinti che la loro prossima puntata possa essere quella vincente, un atteggiamento che favorisce il comportamento compulsivo nel Gioco d'Azzardo.

Infine, il bias della disponibilità si riferisce alla tendenza a giudicare la probabilità di un evento in base alla facilità con cui esempi simili vengono alla mente. Nel Gioco d'Azzardo, questo significa che un giocatore potrebbe continuare a scommettere dopo aver visto qualcun altro vincere, ricordando solo i casi di successo e ignorando le numerose perdite.

In conclusione, le euristiche di pensiero descritte da Kahneman e Tversky sono fondamentali per comprendere come le decisioni, anche quelle nel Gioco d'Azzardo, vengano influenzate da processi mentali automatici e non razionali.

La consapevolezza di questi meccanismi può aiutare a mitigare i rischi associati al gioco e a promuovere scelte più informate e razionali.

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