Secondo un'indagine condotta dall'Osservatorio Scientifico del "Movimento Etico Digitale", una percentuale significativa di ragazzi (82%) trascorre oltre 5 ore al giorno davanti agli schermi, includendo telefoni, computer e smart TV. Questo equivale a circa tre mesi all'anno dedicati all'interazione con dispositivi digitali.
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La ricerca, diffusa in occasione del Safer Internet Day, ha coinvolto nel 2023 oltre 20.000 studenti e 10.000 genitori in tutta Italia, con l'obiettivo di promuovere un uso consapevole degli strumenti tecnologici. Dallo studio emerge che più della metà dei giovani (55,1%) ha tentato di ridurre il proprio utilizzo di internet, indicando una crescente consapevolezza del rischio di dipendenza dai media digitali. Tuttavia, il 30,1% riconosce la necessità di moderare l'uso di internet ma non ha ancora intrapreso azioni in tal senso, mentre il 14,8% non avverte il bisogno di limitare il proprio utilizzo.
Inoltre, il 60,8% dei giovani riconosce che un uso eccessivo dei dispositivi può influenzare la salute sia mentale che fisica.
Per quanto riguarda la percezione della dipendenza, il 27,4% non si considera dipendente, mentre il 24,3% ammette una dipendenza moderata e il 44,5% una leggera.
Davide Dal Maso, fondatore del "Movimento Etico Digitale" e membro della "Digital Skills and Jobs Coalition" della Commissione Europea, sottolinea la duplice sfida educativa: aumentare la consapevolezza dell'impatto dei dispositivi nella nostra vita e fornire ai giovani alternative all'uso digitale.
Spesso si presume che la Generazione Z conosca esperienze offline che gli adulti hanno vissuto alla loro età, ma i giovani possono avere difficoltà a trovare momenti per disconnettersi dal digitale.
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